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ESERCITAZIONE ANNUALE DI EMERGENZA NUCLEARE DEL REATTORE TRIGA MARK II DEL LENA

(25ottobre 2020)

Simulazione di un incidente dovuto allo svuotamento parziale del tank e sospetta fessurazione dell’incamiciatura di un elemento di combustibile durante il funzionamento del reattore a 250 kW.

Il reattore è in funzione dalle ore 9,30.

Tutto il personale del LENA in turno è presente sull’ impianto) ed in particolare:

  • Direttore Tecnico in turno (DT)
  • l’Esperto di Radioprotezione (ER)
  • il Responsabile del Servizio di Fisica Sanitaria (RFS)
  • il Supervisore di turno
  • l’Operatore di turno
  • 14,00 A seguito di un parziale cedimento del canale penetrante si ha un lento svuotamento del tank del Reattore e si ipotizza, cautelativamente, la fessurazione dell’incamiciatura di un elemento di combustibile; il pre-allarme nucleare del sistema di monitoraggio di zona (rivelatore Zenit) si attiva e le letture radiometriche risultano in costante aumento.
  • 14,02 L’Operatore esegue lo SCRAM Manuale del reattore e convoca in Sala Controllo il Supervisore di turno e il DT.
  • 14,03 Il DT e il Supervisore, giunti in Sala Controllo, verificano le letture degli strumenti. Il Supervisore si reca immediatamente sul Top Reattore e nota l’abbassamento del livello e la fuoriuscita di acqua sul pavimento della Sala Reattore.
  • 14,08 Il DT convoca il Responsabile del Servizio di Fisica Sanitaria (RFS) e l’Esperto di Radioprotezione (ER) in Sala Controllo per una valutazione della situazione e nel frattempo dispone l’evacuazione della Sala Reattore mediante altoparlante.
  • 14,10 L’allarme del pelo libero sembra suggerire la presenza di radioattività in aria ed allo stesso tempo lo Zenit passa dallo stato di pre-allarme allo stato di allarme attivando automaticamente la Sirena ed il combinatore telefonico per l’invio dell’avviso di “Allarme Nucleare”.
  • 14,12 Il DT, dopo rapida consultazione con il RFS e con l’Esperto di Radioprotezione (ER), dichiara lo stato di EMERGENZA INTERNA. Dispone che il Supervisore di turno attivi l’Espulsore di Emergenza e ordina personalmente lo sgombero dell’edificio reattore dandone annuncio mediante altoparlante. L’Operatore prende nota della direzione e della velocità del vento ed esce portando con se il Registro di Operazione, la cassetta delle chiavi di emergenza e il monitor portatile. Il personale sgombera l’edificio portandosi all’esterno tramite le varie uscite di sicurezza.
  •        Allo stesso tempo la segretaria, uscendo dall’edificio, preleva il registro degli ingressi e i cartellini di identificazione del personale in bacheca.
  • 14,20 Tutto il personale presente all’interno dell’edificio si raduna al punto di raccolta presso l’ingresso del LENA e si verifica che tutti abbiano abbandonato l’edificio. Il Supervisore prende la cassetta delle chiavi di emergenza dal box di Fisica Sanitaria.
  • 14,30 Tutte le persone presenti sull’impianto al momento della segnalazione dell’Allarme Nucleare si trovano al punto di raccolta presso il Dipartimento di Chimica Generale, dove il Servizio di Fisica Sanitaria predispone ed effettua il controllo radiometrico per accertare l’eventuale presenza di contaminazione personale. Questo è l’unico punto di accesso permesso ai locali per la gestione dell’emergenza ed il controllo è esteso ad ogni persona che vi accede.
  • Il RFS incarica un addetto al Servizio di approntare la doccia di decontaminazione.
  • Una delle persone presenti in prossimità dell’impianto al momento dell’incidente risulta contaminata: il Servizio di Fisica Sanitaria provvede ad accompagnarla presso il locale di decontaminazione e ad attuare le opportune procedure di decontaminazione.
  • 14,40 Il DT, dopo i controlli di contaminazione, si reca presso la Sala di Emergenza per insediare il Comitato di Emergenza e per mezzo del telefono comunica lo stato di EMERGENZAINTERNA a:

                                   – Presidente del CTS del LENA

                                     – Direttore del LENA

                                     – Medico Autorizzato

                                     – ISIN

  • Il DT, dà incarico di trasmettere telefonicamente e via PEC la comunicazione di PRE-ALLARME per EMERGENZA ESTERNA a:

                               – Prefettura (Sala Operativa)

                               – Vigili del Fuoco

                               – ISIN (Sala Operativa)

                               – ATS di Pavia

                               – Regione Lombardia (Settore Protezione Civile)

                               – Rettore Università di Pavia

                               – Area Tecnica Informatica e sicurezza (reperibile)

  • 14,45 Il DT richiede al reperibile dell’Area Tecnica Informatica e sicurezza di procedere con una comunicazione di allerta per l’eventuale attuazione del riparo al chiuso, all’interno dei Dipartimenti che si trovano entro un raggio di 100 metri dal LENA, di tutte le persone già presenti al loro interno o che transitano o sostano all’interno del perimetro degli Istituti Universitari. Viene inoltre richiesto di verificare lo stato, per una eventuale disattivazione degli impianti di ventilazione e condizionamento in funzione presso i Dipartimenti che si trovano entro un raggio di 100 m dal LENA.
  • L’ER attiva il PC presso la Sala di Emergenza per il controllo della radioattività ambientale all’interno dell’edificio reattore e al camino.
  • I Vigili del Fuoco si allertano per l’invio di un veicolo attrezzato per i rilevamenti radiometrici in campo e due veicoli con autista (uno per il trasporto della squadra radiometrica del LENA e uno adibito a staffetta).
  • Il RFS provvede affinché:
  • due persone formino la Ia squadra di intervento per i rilievi radiometrici in prossimità dell’edificio del reattore e per il prelievo dei filtri al plenum e dei filtri delle centraline esterne di monitoraggio del particolato dell’aria;
  • una persona formi la IIa squadra di intervento con il compito di predisporre la strumentazione di emergenza (box esterno edificio LENA). e di tenersi a disposizione per effettuare i controlli richiesti dal Comitato di Emergenza;
  • una persona effettui, presso il locale a basso fondo, la spettrometria g dei campioni prelevati dalle squadre esterne;
  • una persona svolga il compito di staffetta interna per portare al basso fondo i campioni prelevati dalle squadre esterne e consegnare al Comitato di Emergenza i risultati delle relative analisi spettrometriche; il punto di consegna dei campioni alla staffetta è il punto di controllo contaminazione. Le persone che operano all’esterno indossano l’equipaggiamento di emergenza.
  • 15,00 Il DT costituisce e presiede il Comitato di Emergenza formato da :
    • Presidente CTS del LENA
    • Direttore Tecnico in turno
    • Esperto di Radioprotezione del LENA
    • Responsabile Servizio Fisica Sanitaria

Alle attività del Comitato di Emergenza partecipano il Medico Autorizzato del LENA e un rappresentante dei V.V.F..

  • Il DT dà incarico di gestire le comunicazioni con le Istituzioni e gli Enti interessati all’attuazione del Piano di Emergenza. Il DT incarica il RFS di gestire le comunicazioni e di coordinare le squadre radiometriche di emergenza del LENA.
  • Dalla lettura dei dati dei monitor di zona della Sala Reattore (tutti i monitor in stato di allarme) e del monitor al pelo libero del tank già in stato di allarme al momento dell’evacuazione, il DT ipotizza la fessurazione di almeno un elemento di combustibile del nocciolo. La spettrometria eseguita, al camino, mediante lo scintillatore NaI posto al plenum non indica rilascio di Iodio e di altri nuclidi guida.
  • Il DT somministra cautelativamente ai componenti delle squadre di emergenza e a tutte le persone coinvolte nella gestione dell’emergenza una dose di KI (ioduro di potassio)
  • Su richiesta del DT il RFS incarica la Ia squadra di:
    • recarsi a prelevare il filtro aspirato al plenum ed eseguire una misura dell’attività del filtro mediante il contaminametro portatile in dotazione (non viene riscontrata attività su filtro superiore al fondo naturale);
    • commutare l’aspirazione da “ordinaria” a “espulsore di emergenza”;
    • iniziare una nuova aspirazione su filtro dall’espulsore di emergenza annotando i m3 campionati;
    • ripetere l’operazione di prelievo del filtro aspirato all’espulsore di emergenza ogni 20 minuti e di consegnare, di volta in volta, il filtro prelevato al punto di raccolta campioni per l’analisi;
    • prelevare i filtri aspirati dalle centraline esterne di monitoraggio dell’attività del particolato dell’aria nella direzione del vento ogni 20 minuti (annotando i m3 campionati) e consegnarli alla al punto di raccolta campioni per l’analisi;
    • effettuare un monitoraggio dell’intensità di dose attorno all’edificio del reattore.

Il DT, sulla base dei dati e sentito l’ER, verifica la sussistenza di uno stato di EMERGENZA INTERNA e di PRE-ALLARME per EMERGENZA ESTERNA.

  • 15,20 Il DT chiede al Presidente del CTS di chiede riscontro all’Area Tecnica Informatica e sicurezza e di rimanere in attesa di ulteriori disposizioni.
  • Il DT attiva, cautelativamente, il sistema di segnalazione acustica e visiva di Emergenza Nucleare Esterna posizionato nell’area degli Istituti Scientifici.;
  • 15,30 Al Comitato giungono i risultati dalla spettrometria g del filtro al Plenum: viene confermata la assenzadi radioiodio.
  • 15,45 Al Comitato giungono i risultati dalla spettrometria g dei filtri:
    • all’espulsore di emergenza: non viene riscontrata presenza di radioiodio;
    • in aria (centraline di monitoraggio): non viene riscontrata presenza di radioiodio.
  • 16,00 Sentiti l’ER e il Presidente del CTS, il DT notifica al Centro di Coordinamento Soccorsi presso la Prefettura, il permanere dello stato di emergenza interna.
  • 16,30 Il Comitato riceve i risultati dei filtri:
    • all’espulsore di emergenza: non vene riscontrato iodio ;
    • in aria (centraline): non viene riscontrata presenza di radioiodio.
  • 17,00 Si decide di fare ulteriori prelievi all’espulsore di emergenza con periodicità di 20 minuti; i filtri, prelevati dalla Ia
  • L’ER, controlla i dati dei monitor di zona della Sala Reattore: lo Zenit e gli altri monitor permangono in stato di allarme.
  • Il Comitato riceve i risultati dei filtri aspirati al plenum ogni 20 minuti: non viene riscontrata presenza di radioiodio.
  • 17,30 Il DT ipotizza che non ci sia stata fessurazione e rilascio dei prodotti di fissione all’interno dell’edifico reattore.
  • 17,40 Sentito l’ER, il DT richiede al RFS di inviare la Ia squadra intorno alle pareti del reattore per effettuare il monitoraggio di intensità di dose: vengono riscontrati valori dell’ordine del fondo naturale di radiazione.
  • 18,05 Il DT dà incarico di dare comunicazione agli Enti e alle Istituzioni competenti del CESSATO PRE-ALLARME per EMERGENZA ESTERNA e il perdurare dello stato di EMERGENZA INTERNA.
  • 18,30 Il DT, di concerto con l’ER ed il RFS, dispone i primi interventi atti a fronteggiare lo stato di EMERGENZA INTERNA.